Prima di tutto una statistica: il codice di GIMP contiene circa
230.000 linee di codice in linguaggio C e la maggior parte di esse
è stata riscritta nell'evoluzione dalla versione 1.2 alla 2.0. Da
punto di vista dell'utente GIMP 2 è molto simile a GIMP 1; è
abbastanza simile da consentire all'utente di GIMP 1 di orientarsi
a sufficienza con GIMP 2. Come parte del lavoro di
ristrutturazione, gli sviluppatori hanno fatto una grande pulizia
del codice; un lavoro che, anche se non è direttamente visibile
all'utente, è un investimento che faciliterà la manutenzione e
renderà i miglioramenti futuri più semplici. Questo vuol dire che
la base del codice di GIMP 2 è meglio organizzata e
manutenzionabile che in passato con la versione 1.2.
Strumenti di base
Gli strumenti di base di GIMP 2 non sono molto differenti
dai loro predecessori in GIMP 1. Ora lo strumento "Seleziona
regioni per colore" viene mostrato nella barra degli
strumenti ma era già incluso in GIMP 1 come opzione di menu.
Lo strumento di trasformazione è stato diviso in diversi
strumenti specializzati: rotazione, scala, inclinazione e
prospettiva. Le operazioni di colore sono ora associate ai
livelli nel menu "Livelli -> Colori" ma è solo un'operazione
di pulizia: erano già presenti nel menu immagine (illogico
visto che erano operazioni di livello). Perciò non c'è stata
l'apparizione di nessuno strumento completamente nuovo in
questa versione ma due di essi sono stati completamente
riorganizzati rispetto alle vecchie versioni: lo strumento
Testo e lo strumento Tracciati. Di seguito verranno
analizzati in maniera più approfondita.
L'interfaccia utente per gli strumenti è anch'essa cambiata
in maniera significativa. La finestra di dialogo "Opzioni
strumento" è stata modificata per non ridimensionarsi
automaticamente quando si seleziona un nuovo strumento.
molti utenti riferirono di trovare stancante una finestra
che si modificava per ogni nuovo strumento selezionato. Ora,
il comportamento predefinito è che le opzioni siano mostrate
in una finestra sempre aperta ed agganciata sotto la barra
degli strumenti, dove è facile da raggiungere.
Opzioni strumento
Le "Opzioni strumento" per molti strumenti, hanno nuove
possibilità che non esistevano nella versione di GIMP 1.
Senza la pretesa di essere esaustivi, ecco una lista dei
principali miglioramenti.
Tutti gli strumenti di selezione adesso hanno pulsanti di
modalità: Rimpiazza, Aggiungi, Sottrai e Interseca. In GIMP
1 l'unico modo per cambiare la modalità di selezione era
usare il tasto Ctrl o Maiusc, ma la cosa poteva indurre
molta confusione perché questi tasti hanno anche altre
funzioni. Per esempio, mantenendo premuto il tasto Maiusc
per un po' di tempo si forza la trasformazione del
rettangolo di selezione in quadrato. Perciò, per aggiungere
una selezione quadrata bisognava prima premere Maiusc, poi
fare clic con il mouse, poi rilasciare il tasto Maiusc poi
premerlo nuovamente, uscire velocemente dalla selezione con
il mouse e rilasciare il tasto Maiusc. Adesso può essere
fatto tutto in maniera molto più semplice.
Per gli strumenti di trasformazione, ora dei pulsanti
controllano che oggetto viene coinvolto (livello, selezione
o tracciato). Per esempio è possibile trasformare una
selezione rettangolare in varie forme quadrilate. In
particolare la trasformazione dei tracciati è stata molto
semplificata.
"Sfumatura in uscita" e "Usa il colore del gradiente" sono
ora disponibili per tutti gli strumenti di disegno. E ora
tutti gli strumenti di disegno hanno impostazioni dei
pennelli, gradienti e motivi individuali al contrario di
GIMP 1 nel quale esisteva solo un'impostazione globale. Ora
è possibile selezionare pennelli diversi per la matita e per
il pennello o motivi diversi per lo strumento clona e per lo
riempimento. È possibile cambiare queste impostazioni usando
la rotella del mouse sopra il tasto specifico della risorsa
(molto utile per scegliere velocemente un pennello).
Interfaccia utente
I cambiamenti più evidenti in GIMP 2 riguardano
l'interfaccia utente. GIMP ora usa il toolkit GTK2 al posto
di GTK+. Una delle caratteristiche più evidenti che porta
questo cambiamento di librerie è la possibilità di
agganciare le finestre di dialogo alla stessa finestra
tramite la navigazione a schede -- una caratteristicha
presente nei moderni software di navigazione pagine web.
GIMP 1 era (tristemente) famoso per aprire le finestre
dappertutto sullo schermo; GIMP 2 può essere istruito per
mantenere le stesse posizioni. Ora le finestre di dialogo
includono un piccolo menu di personalizzazione delle schede
che fornisce la massima flessibilità nell'organizzazione
dello spazio di lavoro.
La finestra immagine ha alcune nuove interessanti
caratteristiche. Queste non sono sempre predefinite attive,
ma possono essere abilitate nel menu
"Preferenze->Interfacccia->Finestre immagine". "Mostra bordo
del pennello", per esempio, permette di vedere il bordo
esterno del pennello quando si usano gli strumenti di
disegno. Nella sotto sezione "Aspetto" è possibile commutare
la visualizzazione di una barra del menu in cima alla
finestra immagine oppure impostare le stesse opzioni
diversamente per il lavoro a schermo pieno. Le opzioni di
visualizzazione sono disponibili anche per tutte le finestre
immagine usando il tasto destro per richiamare il menu e poi
selezionando "Visualizza". Il cosiddetto menu "immagine" è
disponibile anche facendo clic su un piccolo triangolo
presente nell'angolo il alto a sinistra dello spazio di
disegno. Le impostazioni che si sceglieranno nella finestra
di dialogo "Preferenze" vengono usate come valori
predefiniti e le opzioni che vengono impostate dall'immagine
valgono solo per quell'immagine La modalità a schermo pieno
è commutabile anche tramite la pressione del tasto F11 e per
uscirne funziona c'è pure il tasto Esc.
GIMP 2 fornisce tasti scorciatoia per facilitare l'accesso
ai menu. Se si trova che la navigazione attraverso i menu
usando il mouse è faticosa, la soluzione può essere usare la
tastiera. Per esempio se la barra dei menu è presente, per
creare una nuova immagine basta premere Alt-F-N. Senza la
barra dei menu premere Maiusc-F10 per aprire il primo menu a
sinistra e poi usare i tasti freccia o F e poi N per creare
una nuova immagine. I tasti acceleratori sono differenti
dalle scorciatoie: i tasti acceleratori servono per navigare
nei menu invece le scorciatoie chiamano direttamente una
voce specifica di menu. Per esempio Ctrl-N è una scorciatoia
ed è anche il modo più veloce per aprire una nuova immagine.
Per facilitare l'accesso alle voci di menu più
frequentemente utilizzate, GIMP è da molti anni fornito
di scorciatoie dinamiche. Quando un menu viene aperto è
possibile sorvolare la voce desiderata e premere la
combinazione desiderata. Questa caratteristica è ancora
presente ma normalmente disabilitata in GIMP 2.0 per
evitare di riassegnare accidentalmente le scorciatoie
predefinite.
GIMP è fornito anche di un considerevole numero di
collegamenti fra tasti e menu. Se si desidera modificare i
tasti predefiniti di GIMP e, per esempio, abilitare quelli
più usati con Photoshop, basta rinominare il file "menurc"
nella directory di lavoro dell'utente in "oldmenurc" e
rinominare "ps-menurc" in "menurc".
Gestione schede e ancoraggi
GIMP 2.0 introduce un sistema a finestre multischeda che
permette di gestire a piacimento il proprio spazio di
lavoro. Quasi tutte le finestre di dialogo possono essere
trascinate su di un'altra finestra di dialogo e rilasciate
per formare una finestra a schede.
Inoltre, sul fondo di ogni finestra di dialogo, c'è un area
agganciabile: trascinando in questa posizione le schede le
si attacca in fondo, sotto l'area delle schede.
Scripting
"Python-fu" è diventato ora lo standard per l'interfaccia di
scripting esterna di GIMP 2. Ciò significa che ora è
possibile usare le funzioni di GIMP negli script Python o,
viceversa, usare Python per scrivere plug-in GIMP. Python è
relativamente facile da capire anche per un principiante,
specialmente se confrontato con il linguaggio tipo Lisp
Scheme che veniva usato per GIMP 1. I bindings Python sono
potenziati da un insieme di classi per le operazioni più
comuni in maniera da evitare di dover consultare tutto il
database procedurale di GIMP per eseguire alcune operazioni
di base. Inoltre, Python ha integrato l'ambiente di sviluppo
e una gigantesca libreria che funziona non solo su Linux ma
anche su Microsoft Windows e Mac OS X. Il più grosso difetto
di GIMP 2.0 è che l'interfaccia utente standard offerta da
Python-fu non può usare completamente la potenza del
linguaggio Python. L'interfaccia è attualmente studiata per
supportare script molto semplici ma una versione più
sofisticata è in progetto per gli sviluppi futuri.
GIMP-Perl non viene più distribuito con la distribuzione
standard di GIMP 2 ma è dispobile come pacchetto separato.
Attualmente GIMP-Perl è supportato solo su sistemi di tipo
Unix. Include un semplice linguaggio di scripting e la
possibilità di codificare interfacce più pulite usando il
modulo perl Gtk2. La manipolazione diretta dei pixel è
disponibile attraverso l'uso di PDL.
Script-fu, basato su Scheme, ha le stesse controindicazioni
di sempre: non intuitivo, difficile da usare e mancante di
un vero ambiente di sviluppo. Comunque ha anche dei vantaggi
in confronto a Python-fu: gli script Script-fu sono
direttamente interpretati da GIMP e non richiedono nessuna
installazione di software aggiuntivo. Python-fu richiede che
si installi un pacchetto per il linguaggio Python.
Lo strumento di testo
Un grande problema con lo strumento di testo standard di
GIMP 1 era che il testo non poteva più essere modificato
dopo che era stato "disegnato". Se si voleva cambiare
qualsiasi particolare del testo bisognava eseguire un
"annullamento" e riprovare (se si era abbastanza fortunati
da avere memoria per gli annullamenti a sufficienza e
naturalmente era necessario annullare anche qualsiasi altro
lavoro fatto nel frattempo). In GIMP 1.2 c'era anche un
plug-in di "testo dinamico" che permetteva di creare
speciali livelli di testo e mantenerli indefinitivamente in
una forma modificabile ma era bacato e di difficile uso. La
seconda generazione dello strumento di testo è una
combinazione avanzata del vecchio strumento e del plug-in di
testo dinamico. Ora tutte le opzioni sono disponibili nelle
"opzioni dello strumento": carattere, grandezza carattere,
colore carattere, giustificazione, aliasing, indentazione,
spaziatura. Per creare un nuovo elemento di testo, basta
fare clic sull'immagine e appare una piccolo editor. Il
testo appare sull'immagine mentre la si sta modificando (e i
ritorni a capo sono gestiti in modo corretto!). Viene creato
un nuovo livello di testo dedicato; questo livello si
ridimensione dinamicamente per corrispondere con il testo
che si è appena inserito. È possibile importare del testo
semplice da un file e si può persino scrivere da destra a
sinistra in Arabo. Se si seleziona un livello di testo,
facendo clic su di esso si apre l'editor ed è possibile
modificarne il contenuto.
Lo strumento tracciato
Lo strumento tracciato di seconda generazione possiede
un'interfaccia completamente nuova. La prima differenza che
si nota è che non è più necessario chiudere i tracciati. Un
tracciato può essere costituito da un numero di segmenti di
curva disgiunti. Altra grossa differenza è che ora lo
strumento ha tre differenti modalità: Progetta, Modifica e
Sposta.
In modalità Progetta, è possibile creare un tracciato,
aggiungere nodi ad un tracciato esistente e modificare la
forma della curva sia spostando i bordi di essa che
spostandone gli "appigli" dei nodi.
In modalità modifica, è possibile aggiungere nodi nel mezzo
della curva e rimuovere nodi o estremità come modificarne la
forma. È anche possibile unire due componenti del tracciato.
La terza modalità, Sposta, è come prevedibile, usata per
spostare i componenti del tracciato. Se il tracciato
possiede più componenti, è possibile spostarli tutti insieme
usando il tasto Maiusc.
Ci sono altre due nuove caratteristiche riguardanti i
tracciati in GIMP 2.0. Ora GIMP non solo può importare
immagini SVG come raster ma può anche mentenere intatti i
tracciati SVG come tracciati GIMP. Perciò ora GIMP è molto
più utile come complemento di un qualsiasi programma di
grafica vettoriale. L'altra importante caratteristica che
rende lo strumento del tracciato più utile che mai è
l'introduzione dei tracciati basati su vettori. Nelle
versioni precedenti, i tracciati e le selezioni erano basati
sul disegno di un tracciato con uno strumento tipo pennello.
Questa modalità è ancora disponibile ma ora è anche
possibile tracciare una curva accuratamente usando la
libreria di vettori libart.
Altri miglioramenti
Ecco brevemente alcuni altri miglioramenti:
In alcune situazioni la qualità dell'antialias è stata
migliorata notevolmente -- principalmente nello
strumento di testo.
Icone e menu ora possono avere un tema. È possibile
creare un proprio insieme di icone ed applicarlo alla
barra degli strumenti usando l'opzione di menu
"Preferenze->Interfaccia". È stato incluso un tema
"small" (trad.: "piccolo") nella distribuzione standard.
Un'immagine può essere salvata come modello e usata per
creare nuove immagini.
Ci sono quattro nuove combinazioni di modalità per i
livelli che giacciono sopra un'altro in un'immagine:
Luce forte, Luce debole, Estrazione grana e Fusione
grana.
Se c'è una selezione attiva, è possibile ritagliare
l'immagine direttamente alla selezione usando il menu
immagine "Immagine->Ritaglia immagine".
Oltre a essere possibile la creazione di guide, ora in
GIMP c'è anche una griglia. È complementare alle guide e
rende più facile il posizionamento allineato degli
oggetti.
La finestra di dialogo livelli è più coerente, nel senso
che non ci sono più funzioni nascoste accessibili solo
con il tasto destro del mouse sulla miniatura del
livello. Ora è possibile gestire le operazioni sui
livelli direttamente dal menu immagine: le operazioni di
Maschera, Trasparenza, Trasforma e Colori sono ora
direttamente nel sottomenu livelli.
I filtri di colore del video sono ora disponibili dal
menu immagine "Visualizza->Mostra filtri". Usandoli è
possibile simulare differenti valori di gamma, contrasti
o addirittura una deficienza di colore senza alterare
l'immagine originale. Questa è stata una caratteristica
della versione di sviluppo di GIMP per molto tempo e
fino a ora non era stata mai abbastanza stabile da poter
essere inclusa nella versione ufficiale di GIMP.
La finestra di dialogo della selezione del colore ora ha
una nuova modalità CMYK, associata all'icona stampante.
I dati memorizzati come campi EXIF dalle macchine
fotografiche digitali ora sono gestiti e possono esser
letti e scritti nei file JPEG.
Ora le animazioni MNG sono supportate. Il formato file
MNG può essere considerato come un PNG animato. Possiede
tutti i vantaggi del PNG sul GIF, come il fatto di avere
molti più colori, 256 livelli di trasparenza e, forse la
cosa più importante di tutte, la mancanza di un brevetto
su di esso. Il formato è uno standard web e tutti i più
recenti e diffusi software di navigazione web lo
supportano.
Il pacchetto di animazione di GIMP ora possiede anche la
gestione delle cartaveline, del bluscreen (trad.
"schermoblu") e il supporto per l'audio.
Un filtro mescolatore di canali, un tempo disponibile
solo via web, ora lo si trova in "Filtri->Colori".